Il Pdl al Senato tra 160-170 seggi. Ancora un indeciso su quattro
Roma, 11 mar. (APCom) - La bufera Ciarrapico potrebbe spostare
fino a 400 mila voti. Secondo i sondaggi la candidatura
dell'imprenditore, pensata come il giusto antidoto alla Destra di
Storace, farà acquistare o perdere al Pdl di Silvio Berlusconi un
punto percentuale. Per il resto, il trend delle proiezioni sulle
intenzioni di voto è ormai stabile: con il centrodestra di 8
punti avanti al Pd e la querelle della maggioranza risicata al
Senato che vedrebbe la coalizione del Cavaliere oscillare tra i
160 e i 170 seggi. "Secondo le ultime ricerche il Pd di Walter
Veltroni è al 36% mentre il Pdl al 44% - spiega ad Apcom Nicola
Piepoli dell'omonimo istituto di ricerca - L'Udc è fermo al 6% ma
la situazione è ancora mobile e può prendere un corso più
delineato nelle prossime settimane. Mentre 'La Destra' di Storace
si attesta al 2% ma potrebbe salire o scendere a seconda
dell'effetto Ciarrapico. Le nostre indagini ci dicono che la
candidatura dell'imprenditore dovrebbe portare elettori e non
sottrarli alle fila del Pdl, ma è ancora presto per dirlo".
"Alla Camera la coalizione di Berlusconi avrebbe 344 seggi mentre
al Senato oscilla tra i 155 e i 162 - prosegue Piepoli - A un
mese di distanza gli indecisi sono ancora il 25%, ovvero uno su
quattro non sa chi votare, e sono una categoria mentale
assolutamente eterogenea, di cui non si può tracciare un profilo
nè prevedere nulla". "Questa settimana per esempio - conclude
l'esperto - abbiamo avuto un 5% di spostamento sia in entrata sia
in uscita: la percentuale di chi è passato tra gli indecisi è
equivalente a quella di chi, invece, ha deciso per uno
schieramento. Per questo il risultato è rimasto invariato".
"Gli incerti oscillano tra un minimo del 15% a un massimo del 30%
- spiega dal canto suo Alessandro Amadori di 'Coesis Research' -
C'è un forte disorientamento tra gli elettori perchè sono
cambiati i simboli e i contenitori e si vota solo dopo due anni.
Gli incerti sono tanti e la realtà è ancora molto fluida". E
Ciarrapico cosa sposterà in termini di consensi? "Bisogna vedere
se per il Pdl si rivelerà una mossa azzeccata oppure no -
chiarisce il sondaggista - Potrebbe essere l'equivalente di ciò
che è stato l'accordo con i radicali per il Pd, e quindi creare
un'emorragia di voti, oppure un modo per rubacchiare elettori
alla 'Destra'. In ogni caso lo spostamento non dovrebbe superare
il punto percentuale, ossia 400 mila voti".
Dalle ultime rilevazioni la crescita del Pd sembra essersi
arrestata? "Sì, la spinta iniziale si è esaurita e da diverse
settimane il distacco di 8 punti tra i due schieramenti si è
fatto più stabile", spiega l'esperto. Che aggiunge: "Al Senato
contiamo 10-12 senatori in più per il Pdl che, senza includere i
senatori a vita, significherebbe appena 170 seggi. Ma ci sono
ancora molte regioni incerte come Liguria, Sardegna, Calabria,
Abruzzo e Molise". E alla Camera? "Alla Camera la situazione è
completamente diversa - conclude Amadori - il distacco in termini
di deputati sarà notevole perchè saranno tanti i partiti che
resteranno fuori dal premio di maggioranza. La situazione è molto
più frammentata rispetto al 2006, la torta non si divide più solo
in due ma sono aumentati i soggetti che dovranno spartirsi i
seggi residui. Per cui in questo caso il Pdl avrà una larga
maggioranza".
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
2 commenti:
interessante, molto interessante
un saluto stef
www.comunicazionepolitica.splinder.com
ogni tanto delle notiziole interessanti si beccano
Posta un commento