giovedì 20 marzo 2008

Diario di un curatore di campagna - 3

Terzo giorno
La giornata comincia dalla mattina. Un lavoro come un altro. Si prende la macchina e ci si avvia. C'è però una differenza rispetto alle altre giornate romane: il traffico. In una cittadina del nord l'auto può essere molto più stressante che nella capitale. Ogni strada è un attentato: autovelox ovunque, infrared o come cavoli si chiamano ad ogni semaforo. Una calma e un ordine esasperante, a volte pericoloso. Nel frattempo telefonano: come mai non arrivi? Cerchi l'unico parcheggio che non sia a pagamento in un luogo dove nel medioevo era pieno contado. Ti affretti poi a piedi verso il centro città dove sorge la federazione.

Problemi logistici: internet non funziona. Già prima non andava tanto bene, ma cede di schianto non appena devi occupartene tu. Chiami la telecom: la linea è ripristinata, è colpa del router. Cambi router, non identifica la linea. Chiami un altro tecnico che ti dice di richiamare la telecom. Telefoni al 191 alle 18.31 e naturalmente il servizio terminava alle 18.30. Voi chi strozzereste? Rimpiangi i tecnici della Camera: l'ufficio assistenza computer fissi, l'ufficio assistenza computer portatili, il servizio informatica e la gestione delle reti. Rimpiangi la macchina da scrivere, la penna stilografica, il piccione viaggiatore ed il tamtam.

Ci sono da preparare i permessi per la prefettura, le comunicazioni a sindaci e questura, gli accordi con Forza Italia per riempire gli spazi elettorali. E ancora: riscrivere la lettera agli iscritti (sai fare di meglio! Sì, quando si è ispirati si fanno miracoli). Vi prego, sopprimetemi! Abbiate pietà!

Dopo un intervista con un direttore di giornale di provincia ho capito che la vita è difficile per tutti, soprattutto se c'è un sacco di gente a cui dover stare simpatici. C'è qualche iscritto che riesce meglio, c'è il presidente provinciale di azione giovani che ci riesce particolarmente peggio. Non è che ci siano draghi di disponibilità (a meno che non sia la tua). Ma così va la vita, al Pueblo.

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