lunedì 3 marzo 2008

La coerenza di Massimo Calearo


(ANSA) - VICENZA, 1 MAR - Massimo Calearo non vuol parlare di elezioni e candidature, anche se nei suoi confronti starebbe proseguendo il pressing del Pd per farlo scendere in lizza in Veneto. 'Sono in ufficio e sto lavorando - risponde all'ANSA l'imprenditore - e intendo prendermi un week end sabatico. Fino a lunedi' non parlo'.
Se questo significhi che rifiuta l'offerta a scendere in politica, il presidente di Federmeccanica precisa: 'certamente. Bisogna anche lavorare ogni tanto, e io sono quattro anni che con l'impegno di presidente di Assindustria Vicenza, dal quale mi sono dimesso ieri, non riesco a farlo'. Ma e' vero che le fanno la corte per candidarsi ? 'Mi chiamano ogni giorno, a tutte le ore - risponde -, per offrirmi di entrare in politica!'. (ANSA).

(ANSA) - VENEZIA, 2 MAR - 'Ho accettato la proposta di Walter Veltroni come capolista del Partito Democratico nella circoscrizione elettorale del Veneto dopo lunga e attenta riflessione e perche' credo che questo sia un momento fondamentale per il futuro del nostro Paese'. Cosi' Massimo Calearo, l'industriale vicentino presidente di Federmeccanica, spiega perche' ha accolto la proposta di scendere in politica con il Pd. 'Ho accettato la proposta di Veltroni - rileva - perche' se nel Partito Democratico trovano spazio anime, culture e interessi (anche non di sinistra) come quelli di cui io sono portatore, significa che la politica italiana sta veramente cambiando'.(ANSA).

2 commenti:

Anonimo ha detto...

classica tattica per tentare di rintuzzare una parte del paese dove la sinistra a storicamente perso a partire dai cancelli di Mirafiori. l'estate scorsa Uolter si presenterò in quel lingotto, teatro della sconfitta finale dell'operaismo di massa.

e che la sinstra tutta e il PCI in particolare non aveva saputo difendere.
oggi si tenta l'aggancio dopo quasi 30 anni.
nel frattempo la globalizzazione e i crolli dei muri hanno reso sempre più necessario un aggancio in stile Donat Cattin di personaggi come Calearo.

peccato, caro PD.
potevi farlo prima e meglio.

GB

Marcello Spirandelli ha detto...

Infatti Calearo non è che sia tutto sto picco di coerenza. A parte le due agenzie, bastava leggersi il corriere online di oggi pomeriggio: è con la Lega per lo sciopero fiscale, ma contro Galan e Berlusconi. E' contro i clandestini, ma si schiera col Pd. Tradizionalmente appartiene alla destra, ma va con la sinistra. Mi è piaciuta la frase -cito a memoria- "col cuore a sinistra e il cervello a destra. O viceversa". Tipico trasformista. E sono d'accordo col portavoce di Galan: non è Olivetti.