sabato 1 marzo 2008

Perché Silvio Berlusconi non può perdere le elezioni


Si sa, è intuitivo, e nonostante questo Walter sta facendo di tutto per scardinare quest’idea: Silvio Berlusconi non può perdere le elezioni. Una chiacchierata con uno dei più preparati analisti politici in circolazione (che meglio di me ragiona di numeri e di algoritmi), mi ha aperto gli occhi su una realtà che è intuitiva e banale: Veltroni in nessun universo reso disponibile dalla fisica quantistica ha una possibilità di vincere.

Perché? Beh, il primo fattore è numerico: l’SWG, che com’è noto è sempre stata più ‘amica’ nei sondaggi al centrosinistra, dà nella sua ultima rilevazione il PD+Idv al 38,5 come percentuale più alta della forbice mentre al PDL+lega assegna, come percentuale minima, il 42,5%. Quattro punti secchi percentuali di distacco. Una rimonta possibile. Se non fosse che questa è la più ottimistica delle previsioni per il PD. E per giunta prima che Silvio Berlusconi, tutto preso da liste e programmi, scenda realmente in campo per fare campagna elettorale. Ed aggiungo: ad oggi nessun parlamentare del PDL è ancora impegnato in campagna elettorale.

In ogni caso ci sono cifre più verosimili: considerata l’alta fidelity party dell’elettorato di Forza Italia (3 su 4 votano per appartenenza) è più che legittimo pensare che tra gli elettori del Cav voterà Pdl qualcuno in più rispetto al 24% di elettori del 2006. Forza Italia da sola veniva data a febbraio al 27-29,6%. Sapendo che la somma di due partiti non dà mai la somma dei loro voti, diciamo che Fi nel Pdl abbia il 26,5% (il che non è vero perché ha di più). An dal 12,5 del 2006 può aver perso il 3% di consenso (esagerando), tra Storace e scontenti vari? (veniva data tra il 10 e il 14% a febbraio). Ok, 9,5%. La lega viene data minimo al 5-6%. Risultato: 41.

Ignorerò, per rendere ancora più lapalissiano il dato, le altre componenti del Pdl (Circoli vari, DC di Rotondi, Mussolini, Lombardo, Giovanardi, Dini, ecc. ecc.). Le cifre sono approssimative perché le ho esasperate al ribasso. Sommiamo tutti i minimi dell’ultimo sondaggio SWG: Sinistra arcobaleno 7% , Partito socialista 0,5%, Rosa bianca 1%, Udc, 6%, La Destra-FT 1,5%, il Partito Comunista dei Lavoratori di Ferrando 0,5%, la Sinistra Critica di Ferrando 0,2%, l’Udeur 0,3, Pro Life di Giuliano Ferrara 0,1%, altri 0,4%.

Com’è evidente a tutti questo conteggio è un paradosso, perché se la Destra o la Sinistra Critica sono al minimo difficilmente riverseranno i loro incerti sul Pd. In ogni caso… sommando tutti questi dati arriviamo ad un 17,5 che, sommato al 41 minimo del Pdl+Lega, dà un 58,5. In questo caso il Pd insieme all’Italia dei Valori vincerebbe con il 41,5%.

Considerata l’inesattezza dei dati sopra citati (che sarà superiore allo 0,25% che significherebbe perfetto pareggio) se ne evince che Silvio Berlusconi non può perdere le elezioni. Ma se anche le perdesse con queste percentuali di sostanziale pareggio, come farebbe Veltroni a governare in modo così diverso da Romano Prodi? Sarebbe inevitabile arrivare alla Grande Coalizione!

Cari anti-berlusconiani rassegnatevi: in un modo o nell’altro il Cavaliere resterà in sella.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

La vittoria di Pirro.
Ti giro la domanda: come farà Berlusconi a governare in modo così diverso da Prodi quando vincerà le elezioni per un soffio,visto che ancora una volta l'ago della bilancia sarà il senato?
Si può vincere una tornata elettorale e provare a governare un paese, si può perdere una tornata elettorale(gia persa)e riuscire a governare un partito...
Chi corre per vincere? chi corre per perdere?

Marcello Spirandelli ha detto...

Mi stai simpatico/a perchè fai constatazioni intelligenti. Mi accorgo subito quando con una persona mi divertirei ad avere un contraddittorio.
Dunque... Anzitutto io ho descritto un caso estremo. A mio modo di vedere Berlusconi vincerà di 3-4 punti percentuali. Poco importa, in ogni caso. Anche se si vince di un voto questo assicura una vasta maggioranza alla Camera. Caso ben diverso il Senato. Nella Camera Alta non ha necessariamente la maggioranza chi ha preso più voti. La volta scorsa, infatti, la Cdl prese più voti ma meno senatori. Perciò la battaglia sarà nelle regioni border-line. Rischiamo un altro periodo di instabilità. Ma questo era nel conto già prima delle elezioni. Infatti io non ho detto "perchè Silvio Berlusoni vincerà le elezioni". Ho scritto che "non può perdere". Può vincerle o pareggiarle. Il dopo resta da scrivere.
Quanto a Veltroni ti do atto che le sue mosse sono vincenti. Mi sembra peraltro di averne dato conto nei post precedenti. E' da novembre che ripeto che Veltroni sta dando un impianto leaderistico al Pd. Il che vuol dire molto più che governare un partito. Vuol dire possederlo. Esattamente come dall'altra parte.

Anonimo ha detto...

wow! ottime informazioni, Aetius!
GB

Marcello Spirandelli ha detto...

in effetti sono state pure confermate ieri da Repubblica: il massimo che può fare il Pd corrisponde al minimo del Pdl (43%). Io ragionavo per paradossi naturalmente