Secondo giorno
Il secondo giorno è sempre e inevitabilmente peggiore del primo: si esaurisce l'effetto novità, e lo sbandamento dello scolaretto diviene il duro macigno, il supplizio di Tantalo che prende forma e sostanza, l'aquila di Prometeo che strappa il fegato che si ricostituisce giorno dopo giorno.
E così comincia il pellegrinaggio al Divino Amore. Duemila anni di storia e le folle di clientes alla porta (tutti molto amici del Presidente o del candiato, certo più amici di te) sono sempre le stesse. In campagna elettorale c'è la moltiplicazione dei pani, dei pesci e anche delle brioches. Tu sei al servizio di tutti, servus servorum Dei. E guai a dire di no! Me l'ha detto il candidato di contattarla... noi siamo amici da quando andavamo a fregare le ciliegie sugli alberi nel 39.
Sul versante Forza Italia oggi si è avuta la conferma che i nuovi compagni di partito hanno fatto sparire penne, uova di Pasqua (summa iniuria!) e magliette. Niente profumo della libertà. Le nostre spie hanno fatto giungere dispacci, i nostri esploratori hanno identificato il nascondiglio in cui si cela la refurtiva. Nel frattempo, onde rimarcare la concordia che regna sovrana, sto sforzando la mia fantasia nello scrivere una lettera agli iscritti cercando di spiegare perchè dovrebbero continuare a votarci. Mi sono incartato nel momento in cui dovevo parlare del nostro elettorato di riferimento, che non è più quello conservatore, quello di destra: ora il nostro partito vuole parlare a fasce più ampie dell'elettorato. Socialisti, ex democristiani, conservatori ma anche riformisti, liberali e monarchici... certo che non ha molto senso.... aiutatemi... liberali, no... moderati? Ok, moderati. Un partito nuovo che si rivolge a tutti i moderati. Come? Chi sono i moderati? Non chiedetelo a me. Moderato è l'aggettivo che accanto a supercalifragilistichespiralidoso serve peggio a descrivermi.
Le tappe di domani saranno: andare in prefettura per l'autorizzazione a usare l'altoparlante sulla macchina (ah, il marketing moderno!), andare a Forza Italia per un cordiale scambio d'opinioni sulla spartizione dei gadget e l'affissione dei manifesti negli spazi dedicati, la riattivazione del sito internet del candidato. La fondazione del Pueblo continua.
Il secondo giorno è sempre e inevitabilmente peggiore del primo: si esaurisce l'effetto novità, e lo sbandamento dello scolaretto diviene il duro macigno, il supplizio di Tantalo che prende forma e sostanza, l'aquila di Prometeo che strappa il fegato che si ricostituisce giorno dopo giorno.
E così comincia il pellegrinaggio al Divino Amore. Duemila anni di storia e le folle di clientes alla porta (tutti molto amici del Presidente o del candiato, certo più amici di te) sono sempre le stesse. In campagna elettorale c'è la moltiplicazione dei pani, dei pesci e anche delle brioches. Tu sei al servizio di tutti, servus servorum Dei. E guai a dire di no! Me l'ha detto il candidato di contattarla... noi siamo amici da quando andavamo a fregare le ciliegie sugli alberi nel 39.
Sul versante Forza Italia oggi si è avuta la conferma che i nuovi compagni di partito hanno fatto sparire penne, uova di Pasqua (summa iniuria!) e magliette. Niente profumo della libertà. Le nostre spie hanno fatto giungere dispacci, i nostri esploratori hanno identificato il nascondiglio in cui si cela la refurtiva. Nel frattempo, onde rimarcare la concordia che regna sovrana, sto sforzando la mia fantasia nello scrivere una lettera agli iscritti cercando di spiegare perchè dovrebbero continuare a votarci. Mi sono incartato nel momento in cui dovevo parlare del nostro elettorato di riferimento, che non è più quello conservatore, quello di destra: ora il nostro partito vuole parlare a fasce più ampie dell'elettorato. Socialisti, ex democristiani, conservatori ma anche riformisti, liberali e monarchici... certo che non ha molto senso.... aiutatemi... liberali, no... moderati? Ok, moderati. Un partito nuovo che si rivolge a tutti i moderati. Come? Chi sono i moderati? Non chiedetelo a me. Moderato è l'aggettivo che accanto a supercalifragilistichespiralidoso serve peggio a descrivermi.
Le tappe di domani saranno: andare in prefettura per l'autorizzazione a usare l'altoparlante sulla macchina (ah, il marketing moderno!), andare a Forza Italia per un cordiale scambio d'opinioni sulla spartizione dei gadget e l'affissione dei manifesti negli spazi dedicati, la riattivazione del sito internet del candidato. La fondazione del Pueblo continua.
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