sabato 15 marzo 2008

Perla Pavoncello: l'ineffabile leggerezza della rappresentanza

Sono esterrefatto. Sfatto, matto, strafatto. Esatto: una sorta di follia mistica, di rapimento estatico. Preso dalle convulsioni come una Pizia. Riporto dal Corriere. “Dopo la battuta di Berlusconi sui precari e le polemiche che ne sono seguite, ecco un colpo di scena: Gianni Alemanno, candidato a sindaco di Roma, annuncia che Perla Pavoncello (la precaria cui il Cavaliere aveva consigliato di sposare "suo figlio o comunque un milionario") sarà candidata per il Pdl nelle liste del Comune di Roma.” Eh?

Ormai davvero abbiamo deciso di prendere tutto come una burletta? Io faccio le bolle con la saliva: mi candidate? Questa ragazza fa una domanda in tv (neppure troppo brillante o innovativa) e siccome Berlusconi le risponde in modo umoristico e lei non se la prende va candidata? Che volete dimostrare? Che lo stoicismo paga?

Ora che requisito possiamo adottare per le prossime candidature? Una gara di rutti? Una gara di tiro a freccette? Una corsa coi sacchi? Oppure possiamo scegliere il caso più umano, quello che si presenta col cappello più buffo. Voglio una rappresentanza equa dei rossi di capelli, delle donne cannone e dei truzzi da discoteca. E i nani? No, quelli sono già candidati. Mi dispiace non essere residente a Roma. Mi sarei presentato al seggio con un bel naso da clown. E sarebbe stato un onore per me non votare per Gianni Alemanno.

5 commenti:

Marcello Spirandelli ha detto...

Sono talmente pazzo che a sto giro mi commento da solo. per dire: sostengono che sta fanciulla era di an e che tutto era già predeterminato. Beh, se è vero... non solo è un autogol ma pure un autogol in rovesciata!

Anonimo ha detto...

caro Aetius, ho seguito la vicenda solo attraverso internet e non ho sentito la dichiarazione della Perla Pavoncello.

oramai bisogna solo decidere se continuare ad aderire al partito AN, fare una lotta interna, mobilitarci e creare quel nuovo partito popolare nazionale e sanamente liberale che può essere davvero un nuovo esperimento politico per i Conservatori.

oppure, passare al bosco, come diceva Giano Accame, prenderci un pò di tempo e aspettare il momento migliore per riprendere la battaglia.
altrimenti, oggi è Parla Pavoncello.
domani può essere chiunque altra/altro.

Anonimo ha detto...

dai che alla fine la Pavoncello t ha ascoltato...

Guidoxx ha detto...

Io suggerirei il metodo definitivo per scegliere i candidati di sesso maschile nelle liste dei partiti.

Gara a chi piscia più lontano.

Mi sembra un'ottima idea, con quel quid di antico, bucolico e infantile che tanto si addice ai partiti italioti.

Per le donne non ho ancora trovato il metodo perfetto, ti farò sapere appena avrò un'idea.

Marcello Spirandelli ha detto...

...GB io non so che livello di sopportazione ho
...Letizia a lei fa onore aver rifiutato (anche perchè al comune forse tirava 10 voti... lì le preferenze ci sono). Ciò che è preoccupante è il fatto che sia stata candidata per i suoi indubitabili meriti
... Guido io punto sempre sul tiro alla fune, almeno faccio sentire il mio peso politico