sabato 23 febbraio 2008

PS Su Marianna Madìa

Onestamente ed in modo del tutto anonimo (quindi senza secondi fini). Marianna Madia non può vantare neppure mezzo merito maggiore ai miei. Uniche sue virtù supplementari: essere figlia di una persona scomparsa vicina a Veltroni, aver conosciuto (per questo) persone più influenti di quelle che ho conosciuto io, essere donna. Ora ditemi perchè dovrei versare una lacrima su questa candidatura. Anche senza mettermi in mezzo (dato che nel Pdl servono requisiti diversi) ho amici e colleghi nel Pd che potrebbero essere molto più titolati di questa ragazza, ma non sono segretari di Enrico Letta. Perchè lei sì e loro no? Io non metto in dubbio che sia una brava ragazza (non la conosco), ma c'è di meglio, molto meglio. Ma si sa: affidabilità e fedeltà sono doti molto apprezzate oggigiorno. E sono ottimi biglietti da visita: basta ribattezzare il tutto sotto il nome di "meritocrazia". Eppoi... mai che scelgano una brutta eh? Fatemela conoscere, fatemela apprezzare.. ma sono molto scettico.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

sei un misognino... d'altra parte da uno cresciuto in un ambiente cattolico e bigotto non ci si può certo aspettare rispetto per le donne.. il papa è uomo e la politica deve essere fatta da umoni, giusto?

Marcello Spirandelli ha detto...

se per te rispettare le donne significa candidare solo le più carine, le più fedeli, le più giovani e quindi le più deboli politicamente, allora hai ragione: sono misogino. A differenza di alcuni io credo che le donne ce la possano fare da sole ad entrare in politica e che quando vengono scelte da un uomo solo perche sono belle, non è certo un favore che ricevono! Io ne avrei 20 di donne meglio della Madìa da proporre. Difendere una persona solo perchè è donna o uomo, questo sì che è sessismo!

Marcello Spirandelli ha detto...

Comunque, tanto per dimostrarti che le tue polemiche sono pretestuose bastava che ti leggessi il post più recente del 25 febbraio, già online quando scrivevi. Lì dico

"...la Finocchiaro (donna che stimo moltissimo e che voterei, ma che non può certo dirsi nuova)..."

E la prossima volta non prendere in esame solo le cosa che fanno comodo a te!

Anonimo ha detto...

caro Aetius,
mia nonna, barbaricina come tutta la nostra famiglia, soleva dire in questi casi:

"menzus fizzu 'e sorte, ki fizu 'e Re!"
ovvero:
"meglio figlio della sorte/fortuna, che di un Re!"

donna un pò burbera, dai modi rupestri, ma dolcissima nel cuore e negli occhioni grandi che aveva e ha conservato mia madre.

...e questa frase mi viene in mente anche in altre occasioni. ma TUTTE con queste retrogusto.

Marcello Spirandelli ha detto...

bravo GB che mi tiri su!