Chi mi conosce sa che, nonostante io sia di destra, cerco di parlare della politica italiana in modo abbastanza obiettivo. Per questa ragione credo di non poter essere contraddetto se dico di essere a volte più severo con la mia parte politica piuttosto che con l’altra.
Questa volta, però, devo rientrare nei ranghi perché ciò che sta facendo Veltroni, infilando tanti pezzi di “società civile” nelle liste, non solo non intimorisce la destra, ma è oggettivamente frutto di una degenerazione della politica. L’Italia è terra degli estremi, dei bianchi e dei neri. L’ha detto molte volte anche il Segretario del Pd, condannando questa tendenza. Ebbene, Uolter Texas Ranger ha voluto replicare alle accuse verso la casta prendendo l’uomo della strada e infilandolo in Parlamento. Se non sbaglio un tale atteggiamento può essere classificato sotto il nome di demagogia.
Per svecchiare la politica, per innovarla Uolter Texas Ranger ha presentato al loft di Sant'Antastasia le candidature di Antonio Boccuzzi, l'unico sopravvissuto al rogo della Thyssen di Torino, di Loredana Ilardi, operatrice di un call center di Palermo, e Franca Biondelli, lavoratrice in una Asl di Novara. Come dire che per eliminare il problema delle baronie e del nepotismo all’università si possono mettere in cattedra il salumiere, l’elettricista e la parrucchiera. Chi potrebbe negare che anche questi hanno qualcosa da insegnare?
Ci sono altri due punti deboli in questo tipo di candidature. Anzitutto sono sostanzialmente operate a casaccio: perché proprio Loredana Ilardi e non un’altra operatrice? Chi l’ha delegata a rappresentare la categoria? In secondo luogo vi è quel riferimento “al partito dell’Italia che lavora”… capisco le suggestioni labour, ma la rappresentanza delle categorie (su scelta del Partito) era una caratteristica di destra qualche decennio fa. Liste bloccate, partito unico, Italia che lavora, corporazioni in Parlamento. Non è che Veltroni vuole portar via voti alla Santanchè?
Questa volta, però, devo rientrare nei ranghi perché ciò che sta facendo Veltroni, infilando tanti pezzi di “società civile” nelle liste, non solo non intimorisce la destra, ma è oggettivamente frutto di una degenerazione della politica. L’Italia è terra degli estremi, dei bianchi e dei neri. L’ha detto molte volte anche il Segretario del Pd, condannando questa tendenza. Ebbene, Uolter Texas Ranger ha voluto replicare alle accuse verso la casta prendendo l’uomo della strada e infilandolo in Parlamento. Se non sbaglio un tale atteggiamento può essere classificato sotto il nome di demagogia.
Per svecchiare la politica, per innovarla Uolter Texas Ranger ha presentato al loft di Sant'Antastasia le candidature di Antonio Boccuzzi, l'unico sopravvissuto al rogo della Thyssen di Torino, di Loredana Ilardi, operatrice di un call center di Palermo, e Franca Biondelli, lavoratrice in una Asl di Novara. Come dire che per eliminare il problema delle baronie e del nepotismo all’università si possono mettere in cattedra il salumiere, l’elettricista e la parrucchiera. Chi potrebbe negare che anche questi hanno qualcosa da insegnare?
Ci sono altri due punti deboli in questo tipo di candidature. Anzitutto sono sostanzialmente operate a casaccio: perché proprio Loredana Ilardi e non un’altra operatrice? Chi l’ha delegata a rappresentare la categoria? In secondo luogo vi è quel riferimento “al partito dell’Italia che lavora”… capisco le suggestioni labour, ma la rappresentanza delle categorie (su scelta del Partito) era una caratteristica di destra qualche decennio fa. Liste bloccate, partito unico, Italia che lavora, corporazioni in Parlamento. Non è che Veltroni vuole portar via voti alla Santanchè?
4 commenti:
Altro che società civile! Per la campagna elettorale del PD, Veltroni riabilita l’antica tradizione delle corporazioni medioevali. La sua “società civile” cozza infatti con il concetto di società liberale, laddove non sono importanti le professioni in quanto tali, ma i singoli professionisti. Il solito vizietto della sinistra: quello di favorire i poteri corporativi usando quale nuovo veicolo le liste del PD. Dopo le baronie universitarie, i feudi delle toghe rosse, e i tribunali della stampa di parte, la sinistra arriva a spremere la democrazia, per mezzo delle elezioni, per salvaguardare la casta delle corporazioni. Morale della favola: il PD è in perfetta continuità con il regime tecnocratico di Prodi. A rimetterci, i veri lavoratori! Quelli che non hanno un parente, un capo, o la CGIL che gli spalanca le porte per le liste del PD.
Parole sante! Nulla da obiettare, nulla da aggiungere. Saranno i veri lavoratori a dover subire le iniziative di quelli che "portano la loro inesperienza in Parlamento"
caro Aetius,
all'inizio credevo che questa di Uolter fosse una buona mossa. poi ho iniziato a vedere cosa scricchiolava:
-demagogia prima di tutto: la peggior risposta alla Casta come hai sottolineato giustamente.
-se il PD deve essere un partito aperto, sarà a disposizione dei cittadini, giusto? bene, allora perchè non ci vanno anche quelli che non avranno 110 e lode però sanno fare POLITICA?
...quella roba strana, dove la gente ti ferma per strada, e ti dice che le bollette sono sempre più alte, che mi tocca fare la raccolta differenziata e poi passa un unico mezzo a raccogliere tutti i rifiuti, e la TARSU aumenta.
...e quel lampione dovrebbe essere riparato perchè ho paura a rientrare la sera a casa
no no no no,Aetius.
tranquillo, sono sempre Giambattista, non Francesco S.
certo che se davvero davvero davvero il PdL fosse davvero un partito di DestraCentro come ha detto Ilvio Diamanti su Repubblica, beh...
MAGARI!!! :-) gb
ti rimando al penultimo post commentato,così unisco un po' di rilessioni
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