lunedì 11 febbraio 2008

Ecco la nuova Italia!

IL NUOVO CHE AVANZA

Walter Veltroni dal sito Camera

Gruppo PCI - X Legislatura

27/06/1987 (20 anni fa)



Gianfranco Fini dal sito Camera

Gruppo MSI-DN - IX Legislatura

12/07/1983 (24 anni fa)


Massimo D'Alema

Gruppo PCI - X Legislatura

27/06/1987 (20 anni fa)


Clemente Mastella dal sito Camera

VII Legislatura - Gruppo DC

30/06/1976 (31 anni fa)


Pierferdinando Casini

IX Legislatura - Gruppo DC

06/06/1983 (24 anni fa)


Fausto Bertinotti dal sito Camera

XIII Legislatura (ma era già presente alla XII) - Gruppo RC

06/05/1996 (ma già alla Camera dall'aprile del 1994) (13 anni fa)


Silvio Berlusconi dal Sito Camera

XIII Legislatura (ma già presente nella XII) - Gruppo FI

06/05/1996 (ma già alla Camera e Presidente del Consiglio nel 1994) (13 anni fa)

Stiamo assistendo in questi giorni ad una deriva leaderistica senza precedenti in Italia. Io non l’ho mai nascosto: sono un fan del proporzionale. Questo non significa che ami le orge di partiti. Me ne sarebbero bastati uno per ogni cultura politica: conservatrice, cattolica, liberale, riformista e di sinistra. Poi inevitabilmente sarebbero sopravvissuti (come di fatto sopravviveranno) partiti federalisti/autonomisti fortemente radicati sul territorio.
Oggi cosa abbiamo? Pd+l, sinistra radicale e gruppi sparsi di sbandati. Le grandi manovre sono in atto: la Destra vuole raccogliere quelli di An che per Berlusconi non voteranno mai, i Socialisti cercano casa, i centristi fanno a gara a chi sta più al centro. Ciò non cambierà la situazione: due partiti di plastica analoghi che non dicono nulla per non scontentare nessuno. Ditemi ciò che vi pare ma la scelta resta tra populismo buonista e populismo libertario. Che dice Veltroni? Che dice Berlusconi? Parlano di problemi reali promettendo di risolverli con misure che non sanno indicare. “L’Italia deve rialzarsi”. “No, l’Italia si è già rialzata. E’ la classe politica che deve darsi da fare.” Enunciati di principio dai contenuti fumosi se non inesistenti.
Cari Italiani, è ora di dirci le cose come stanno: anche stavolta ci stiamo facendo gabbare. Cambieranno i peones, muteranno i simboli e persino i partiti ma chi tira le redini restano gli stessi. Berlusconi, Veltroni, D’Alema, Fini, Casini, Bertinotti, Mastella ed i vari fedelissimi. Così tali rimarranno i potentati economici, gli amministratori delegati ed i consiglieri d’amministrazione. Il nostro peccato non sarà, comunque, quello di non ribellarci contro questa situazione. Come potremmo? Sarà invece di pensare che qualcosa sia cambiato quando invece, come sempre, è sempre tutto gattopardianamente lo stesso.

10 commenti:

Anonimo ha detto...

caro Aetius, metti il dito nella piaga... e fai bene.
ho apprezzato il tuo commento al mio nel tuo post precedente.
è arrivato tutto all'improvviso e siamo stati zitti.
è calato tuttl dall'alto e abbiamo dovuto farci forza per non finire schiacciati sotto il peso delle novità.

"stare di vedetta..." se non sbaglio ti ho scritto così.
come? facendoci piazzare noi sul muro per fare i piantoni, o andandoci di nostra sponte con la tentazione di non cadere dentro i minestroni che nascono dalle punte dei predellini?

ci dobbiamo uniformare? giammai?
dobbiamo auto-escluderci? un suicidio politico in piena regola.
fare una protesta? o meglio una proposta?

...come vedi questo commento è pieno di punti interrogativi. esattamente quelli che hanno tutte le persone che, giorno per giorno, affrontano la Vita. di cosa dobbiamo munirci? Santa Pazienza? o di programmi? e varranno anche domani?

"what's the after"?
un abbraccio, GB

Marcello Spirandelli ha detto...

Caro Gb, purtroppo credo che ci sia poco da fare. Quesi sono i rischi dell'assenza di democrazia nei partiti. Dicevamo che Berlusconi poteva sciogliere un partito in un giorno mentre il nostro Presidente non l'avrebbe mai potuto fare perchè noi non facevamo parte di un partito leaderistico e aziendale come Forza Italia. Ebbene è successo. Sai che ti dico? Che forse aveva ragione Storace. Io con la Destra non credo potrei andare, ma è certo che quello che sta succedendo, come cittadino e membro di un Partito, non mi sta bene. Possibile che vogliano fare questa prova di forza verso gli iscritti? Stiano attenti perchè rischiano di prendersi una bella legnata sui denti.

Anonimo ha detto...

Niente può cambiare, non ci resta che preparare una bottiglia di champagne in attesa della caduta del prossimo governo...

Nino O' Strano

Anonimo ha detto...

quanto hai ragione marcè....
però mastella 31 anni fa era affascinante!!!
cionzo

Marcello Spirandelli ha detto...

mai quanto te... Peccato che hai sprecato tutte le tue potenzialità con una sola.

Anonimo ha detto...

Governare è far credere.

Niccolò Machiavelli

Emanuel ha detto...

Mi permetto di non condividere quest'avanzata di pessimismo. E' vero, molti volti sono vecchi di anni, ma i cambiamenti non si fanno in due giorni. Alle prossime elezioni avremo una grande novità: due liste di dimensioni europee, ben sopra il 30%, che insieme raccolgono più del 70% dei consensi. Una radicale semplificazione del sistema, che va consolidata, certo, ma intanto è un inizio.
Ciao
Emanuel

Marcello Spirandelli ha detto...

Ti chiedo perdono per il ritardo. Forse hai ragione tu. Io sono sempre stato scettico sul popolo del centrodestra e tutte ste allegre cavolate politiche... Io con la lega francamente ho meno a spartire che col Pd. Comunque alcuni valori comuni indubbiamente ci sono. Non illudiamoci che tra questi rientri il cattolicesimo: ci sono cattolici nel Pdl come nel Pd. Sono invece qualcosa di molto sfumato, una sorta di repulsione verso il buonismo. Ma francamente: non si poteva arrivarci tutti insieme? Dovevamo essere guidati come pecore per arrivarci? Sul merito si può e si dovrà discutere. Ma sul metodo... cecidere manus!

Emanuel ha detto...

Ciao Aetius
ti ringrazio per l'endorsement, ma temo che col sottoscritto candidato il Pdl non andrebbe molto lontano...
Vedi Aetius, il problema sul quale ruota la discussione su Pdl e Pd è quale modello di partito vogliamo. Vi sono quelli, come Storace e Casini, ancorati al tradizionale modello del partito identitario, e vi sono quelli, come Veltroni e Berlusconi, che puntano ad un modello di partito "americano", con diverse anime al suo interno e maggiormente personalistico.
Io sto con i secondi, perchè penso che il partito identitario abbia fatto il suo tempo: le ideologie sono finite, il Muro è crollato, perciò bisogna trovare un nuovo equilibrio di sistema.
Per quanto riguarda i cattolici, è vero, sono presenti in entrambi gli schieramenti: nel Pd ci sono i Bobba, le Binetti, i Marini, nel Pdl troviamo i Formigoni, i Mario Mauro, i Mantovano. Nessuno dei due schieramenti può dirsi autenticamente "cattolico", credenti e non credenti sono presenti in entrambi gli schieramenti. Tuttavia, non facciamoci illusioni: su molti temi, il Pdl è assai più vicino alle posizioni della Chiesa. Non dimentichiamoci che sule staminali molti senatori cattolici del centrosinistra votarono assieme ai laicisti, mentre molti democratici cristiani appoggiavano Dico o para-Dico.
Se questi sono i teopop, preferisco Berlusconi.
Alla prox
Emanuel

Marcello Spirandelli ha detto...

Hai senza dubbio ragione per ciò che riguarda il cattolicesimo. E per questo posso anche sposare la tua idea di schierarti nel centrodestra. Solo che io, pur cattolico, non mi sono mai sentito in primis cattolico parlando di politica. Sono talmente peccatore da non poter neppure considerare l'idea di predicare bene... razzolo troppo male (vabbè, questo lo dicevano pure i santi, ma non è il mio caso). Io, come il Papa (e qui mi butto proprio) ho sempre pensato che fosse fondamentale essere convinti della ragionevolezza delle idee cattoliche per discuterle razionalmente. Io non partirei mai dicendo che un'idea è corretta in quanto cattolica.
Io sono cattolico ma non mi definirei mai cattolico in politica: sono un conservatore laico, vicino come sensibilità al cattolicesimo. Sono forse un po' nazionalista. Sono un anti-buonista. Tu capirai che queste caratteristiche non mi consentono di votare a cuor leggero per nessuna delle formazioni politiche italiane. Forse alla fine voterò Pdl, non lo so ancora. Avrei preferito votare Ferrara, ma dove sto io non si presenta. Tuttavia questa volta sono davvero poco convinto, molto molto molto poco convinto. Sbaglio davvero così tanto?