Vi raccontano che alla Camera si lavora fino al 24 dicembre. Favoleggiano di febbrili discussioni, accordi segreti, un attivismo sotterraneo alla ricerca del compromesso per la nuova legge elettorale. E' vero: per le 20 persone circa che dentro i Sacri Palazzi hanno il potere di prendere delle decisioni sono giorni duri. Ma anche per gli altri 610 sono giornate intense essendo tutti occupatissimi in altre mansioni che mi adopero testè a rendicontarvi. Innanzitutto vi è la redazione, l'imbustamento e l'invio dei biglietti natalizi. Migliaia, migliaia e migliaia. Duecento di fornitura standard per singolo deputato. Ogni deputato li fa stampare con la frasetta di rito selezionata con meticolosa cura e li manda in casella agli altri colleghi del gruppo o della coalizione (qualche pazzo li manda a tutto il Parlamento). Appena giungono nelle segreterie, poi, finiscono nel cestino senza essere neppure aperti. Vi è poi il rito natalizio dell'accaparramento delle agende del nuovo anno. Il contribuente si acquieti: vengono pagate dal deputato. Solo che sono in numero limitato, soprattutto quelle più economiche in pelle sintetica. Un'agenda Camera è un regalo di prestigio. Anche se siete grillini antipolitici risultano utili: contengono l'annuario con tutti gli interni delle cariche istituzionali. E' comprensibile che vadano a ruba. Quest'anno il termine ultimo ed improrogabile per le ordinazioni era il 30 novembre. Non tutti però ce l'hanno fatta. I restanti hanno come sempre messo in atto gli espedienti politici più tipici: minacce, lusinghe, amici del magazzino, amichette dell'amministrazione, furti e -ci è giunta voce- perfino profferte sessuali. Il Natale di Montecitorio si caratterizza, poi, ogni anno di eventi isolati: l'anno scorso esplose il caso delle statuine gay nel presepe istituzionale e della folgorazione sulla via di Damasco di Bertinotti (stanze di riflessione, ritiri sul Monte Athos, atei che invidiano i credenti, visioni mistiche complici le erbe che crescono nelle aiuole della Camera bassa). Quest'anno abbiamo il calendario delle parlamentari: guardatevelo e compratelo, è per beneficenza. Ma non cadete in tentazione. Neppure Michelangelo si mise così d'impegno a scalpellare i Prigioni come il fotografo che ha reso belle le signore politiche. Oggi rimiravo il ritratto di una deputata del Pd: me ne stavo innamorando. Poi ho guardato la sua scheda sul sito Camera. Devo stringere la mano a chi ha realizzato il calendario. Pace in Parlamento agli uomini di buona volontà: infilatevi l'elmetto che il 26 si ricomincia.
Per approfondire
articolo repubblica.it
Per approfondire
articolo repubblica.it
da http://presidente.camera.it/img/second/album/grandi/181206_1.jpg
4 commenti:
mannaggia! l'avessi saputo prima mi sarei prenotato un'agenda.
ovviamente, SENZA "do ut des" :-)
ho visto il calendario: come mai manca la Carfagna? poteva tirare su.
il livello, ovviamente.
cmq ottime la Mazzoni e la Mura.
alcune sono incredibili:
1-18-22 su tutte.
alla altre Buon Natale e se ne facciano una ragione! :-)
ps: tranquillo Aetius! ti chiedevo di Ballarò perchè spesso vedo dietro gli ospiti alcuni colleghi -nel caso dei parlamentari- o cmq persone che lavoro con gli invitati in studio: sindacalisti, imprenditori, ecc.
spero di non aver fatto una gaffe!
:-) :-) :-) :-) :-)
auguri Mitico Aetius! :-) a prestissimo! GB
Grazie mille. Ricambio gli auguri! E ci vediamo tra pochi giorni dopo qualche giorno di meritate vacanze
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