venerdì 14 dicembre 2007

Ode a Mastro Titta

Abbiamo bisogno di responsabili. Il sistema che c'è ora è come un'Idra. Ogni leader, ogni ministro, ogni sottosegretario, parlamentare, consigliere e presidente di qualsiasi ordine e grado è una delle teste. E' colpa sempre di qualcun altro ed ogni testa offre sempre un'altra alla scure del boia. Potrei farvi qualsiasi esempio. Prendiamo il problema dei tir: chi è il responsabile? Uggè! Ma Uggè dice che non ha deciso nulla. Sono stati Cna e Confartigianato. Ma poverini! Era un mese che scongiuravano il governo! Allora è stato Bianchi. No, perchè aveva fatto la cabina di regia ma mancava sempre Prodi e i sindacati non volevano stringere accordi con uno che non conta nulla. Allora è colpa di Prodi. E Prodi dice: io ho aspettato che Bianchi dialogasse con le parti sociali, poi quando il negoziato è fallito io ci ho provato, ma non potevo fare accordi con chi minacciava l'uso della forza bloccando un Paese. Di chi è la colpa? Di Uggè. E così via.
Gli italiani hanno bisogno di un unico referente cui guardare, di una sola testa da tagliare. Altrimenti le taglieranno tutte.



da http://www.summagallicana.it/lessico/e/Ercole%20e%20Idra.jpg


2 commenti:

Anonimo ha detto...

da ascoltatore di radio radicale,sento spesso parlare delle tante "gambe" o "teste" della partitocrazia italiana: che dalle istituzioni vanno alla periferia e fanno ritorno.

il fatto di tornare al maggioritario, al bipartitismo, al bipolarismo, alla scelta tra due coalizioni credo serva a far capire quale testa (a volte teste, al plurale) possa (possano) essere scelta (scelte) dagli italiani.

almeno si è sicuri di scegliere sempre poi quale non rivedere più.

Marcello Spirandelli ha detto...

Tu hai senza dubbio ragione, ma dobbiamo essere consci del prezzo: la destra sarà assorbita dal centro. A quel punto - mi domando - a che pro avere un leader al governo? Non sarà il nostro e non porterà avanti le nostre idee. Per questo io sostengo un proporzionale a 4 partiti. Riusciremmo a mantenere identità, ridurremmo la frammentazione, si avrebbe elasticità e massimo due leader. Naturalmente io non sono di quelli che pensa che il sistema elettorale sia una scelta di vita o di morte. Credo che ci siano diversi tipi di maggioritari e diversi tipi di proporzionali che creano conseguenze diverse. E può benissimo essere che nella sua storia, un Paese, abbia necessità di cambiare sistema elettorale conformemente alle sue esigenze. Dopo la guerra mondiale era impensabile un maggioritario. Oggi, dopo 13 anni di sistema tendenzialmente maggioritario (in realtà si è sempre trattato di un ibrido) siamo sicuri che un maggioritario ancor più estremizzato sia la risposta corretta? Può essere. Maggioritario o proporzionale non sarà l'apocalisse. Solo rischiamo di giocarci il partito