giovedì 6 dicembre 2007

Lode all'inviolato (un simpatico intermezzo aspettando Godot)

Visto che è di gran moda dedicare poesie, io, imitatore del sacro Bondi, voglio provarci. Non potendo, per incapacità ed indegnità, comporre versi di mio pugno, prendo in prestito un pezzo di Franco Battiato. Il brano è dedicato al Governo. I protagonisti: l'inviolato (Prodi), l'io narrante (Mastella), il diavolo (Bertinotti).

Ne abbiamo attraversate di tempeste
e quante prove antiche e dure
ed un aiuto chiaro da un'invisibile carezza
di un custode.

Degna è la vita di colui che è sveglio
ma ancor di più di chi diventa saggio
e alla Sua gioia poi si ricongiunge
sia Lode, Lode all'Inviolato.

E quanti personaggi inutili ho indossato
io e la mia persona quanti ne ha subiti
arido è l'inferno
sterile la sua via.

Quanti miracoli, disegni e ispirazioni...
E poi la sofferenza che ti rende cieco
nelle cadute c'è il perché della Sua Assenza
le nuvole non possono annientare il Sole
e lo sapeva bene Paganini
che il diavolo è mancino e subdolo
e suona il violino

Se volete proporre altri nomi sono curioso di sentire la vostra.

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