Mi ha sempre affascinato il lavoro di "tecnico" della politica. In America, Paese civilizzato e civilizzatore, i tecnici della politica esistono da moltissimo tempo. Senza perdermi in spiegazioni dettagliate, sintetizzerò tutto l'esercito di sondaggisti, consulenti d'immagine, psicologi, scrittori di discorsi, pubblicitari, ricercatori e creatori di scandali che sta dietro ad un politico americano con una dizione che trovo fantastica: "coloro che fabbricano il re". Purtroppo devo confessare che non è un'idea mia ma l'ho presa dal film "City Hall". E' cinica, elegante e geniale al tempo stesso.
La politica in America è sempre stata vissuta e praticata in modo diverso rispetto al nostro. I fabbricanti dei re sono degli scienziati e lasciano le emozioni agli altri. Anzi, proprio le emozioni sono uno dei sottoprodotti che essi cercano di creare nell'elettorato.
Quando ho visto Berlusconi nel suo nuovo abito ho compreso quanto questo modo di far politica stia attecchendo pure da noi. Intendiamoci: per Berlusconi non è una novità. Chi non ricorda il sondaggio americano che sventolava pochi giorni prima delle elezioni politiche? Tuttavia in questi giorni i consulenti del Cavaliere stanno dando il meglio di se stessi. La svolta sta imprimendo nel personaggio dei mutamenti conturbanti. Per dirla con le parole di prima: cinici, eleganti, geniali.
Qualche giorno fa un commentatore di "Prima pagina", programma radiofonico di Radio Tre, rilevava un cambiamento nel gergo berlusconiano: l'ormai famosa parola "ectoplasma" denotava un'evoluzione aulica, colta e tecnica che viene, a mio parere, confermata in questi giorni. Le parole del Presidente in pectore del Pdl (ha vinto popolo o partito?) sono docili o dure conformemente ai sondaggi, ma diverse ai toni da capopopolo dei tempi di Forza Italia. Anche l'abbigliamento è diverso e segna la svolta. Nella giornata a Palermo ricorda in modo inquietante l'orbace della RSI: forse un ammiccamento ai camerati che sbagliano. Le corse in mezzo ai giornalisti, poi, inducono a credere che ci si trovi ad un uomo nuovo, ad un giovincello gioioso ed eccentrico. La figura vista e rivista per 13 anni non è più la stessa ma ha subito la sua trasfigurazione. Il misterioso concetto evangelico trova oggi l'esemplificazione pratica nella metamorfosi conturbante subita dal Cavaliere.
Mentre Veltroni ha subito il "purgatorio" del Campidoglio prima di salire al Paradiso della candidatura a Premier, a Berlusconi per rinnovarsi è bastata una notte. Un cambiamento da tenere d'occhio: il Cavaliere fa l'abito e pure il monaco. Quando comincerà a moltiplicare pani e pesci o a far crescere alberi di zecchini d'oro fatemi un fischio.
lunedì 3 dicembre 2007
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