sabato 8 dicembre 2007

Morti bianche: uno sfogo

Solitamente il week end non posto commenti politici. Non lo farò neppure oggi. A seguito della tragedia di Torino in cui in un'acciaieria sono deceduti finora quattro operai, una breve riflessione però la voglio fare anche se non è materia che conosca in modo approfondito. L'Italia, lo sostengo da anni, non è un Paese come gli altri. Nella nostra Nazione non vale il ragionamento "negli altri Stati funziona". Siamo italiani, lo siamo da nord a sud. Ci lamentiamo dei romeni, degli albanesi, dei marocchini ma neppure noi, per cultura, abbiamo un eccelso senso della legalità. Ci arrangiamo.
Ho sempre sostenuto che se metteste il francese, il tedesco e l'italiano delle barzellette in un deserto, quest'ultimo, in qualche modo, riuscirebbe a sopravvivere almeno un minuto in più degli altri: ce la caviamo, ci districhiamo. Molte v
olte a discapito degli altri. Siamo abituati a difenderci dalla sopraffazione con i nostri piccoli privilegi, selezioniamo le norme che assolutamente dobbiamo rispettare e le altre le infrangiamo. Abbiamo un senso civico su misura: facciamo la raccolta differenziata, ma, per comodità, usiamo la macchina per fare 100 metri; ci incazziamo se abbiamo mezzi pubblici affollati più dei bus di Calcutta nell'ora di punta, ma se riusciamo facciamo a meno di pagare il biglietto; e se riusciamo a sfruttare qualche stagista per fare manovalanza, siamo più furbi degli altri. Ditemi, chi utilizza un lavoratore subordinato se può utilizzarne a minor costo uno a tempo determinato? E chi non sfrutta l'apprendistato fino all'osso? Dio mio, che sarà mai... questi giovani hanno tutta la vita davanti! Non parliamo poi del rispetto delle norme di sicurezza! Con tutte quelle che ci sono! Eppoi la flessibilità "negli altri Stati funziona". Non così, non così.
Chiedete agli imprenditori quanti soldi dovrebbero spendere per mettere tutto a norma. Prova
te a chiedere agli operai quanto è scocciante portare l'elmetto, gli occhiali di protezione, i guanti, le scarpe antinfortunistiche, i tappi per le orecchie. In fin dei conti che potrà mai succedere? Noi italiani -lo ripeto- siamo diversi. E non pensate che da oggi qualcosa cambi. Domani faranno controlli alla ThyssenKrupp e alla Fiat di Cassino. Dopodomani manderanno vigili del fuoco e Asl dove già sanno esserci le irregolarità più palesi. Irrogate sanzioni, minacciate pene severe. Dopo due anni la patente a punti non produce più alcun effetto e le violazioni sono tornate al livello precedente la sua introduzione. E' l'Italia, bellezza.



da www.corriere.it

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Sn d'accordo dalla prima all'ultima parola!

Anonimo ha detto...

quando mi viene chiesto perchè voto e sono di destra, aderisco al futuro e più ampio progetto di un centrodestra unitario, dico sempre che mi riconosco nel supremo valore della Nazione; nella differenza tra Stato e Società; nella legalità; nel personalismo cristiano cn puntate nell'individualismo liberale.

poi, quando bisogna trovare le parole per parlare di 4 persone morte mentre lavoravano che lasciano a casa moglie e figli, beh, tutte le mie prolusioni vanno a farsi friggere.

e allora? da domani si userà meno l'auto?pagheremo le multe invece di fare ricorso o di conciliarle con sacchetti di monetine da 0.01 cent.di euro?

stando sul baratro dei 30 anni, non so se è bene che parli ancora da giovane; sicuramente la flessibilità mi attira perchè credo che mi consenta di mettermi nel mercato del lavoro per fare ciò che mi piace e non solo per fare solo quello c'è, benchè sicuro.

non faccio il lavativo quando c'è una occasione, anche precaria, ma tendo a privilegiare qualcosa dove almeno venga riconosciuto il mio sforzo.
magari anche da parte di qualcuno che si accorgerà che c'è all'Università di Sassari un "giovane" che sul "baratro" dei 30 anni ha capito cosa vuol fare e provare anche un impegno del genere.

o almeno credo.
anche perchè leggendo il tuo post, Aetius, e vedendo e sentendo il TG3 PrimoPiano ieri sera, beh...
le parole sono poche anche per uno a cui piace scrivere e comunicare; e impegnarsi in politica.

è l'Italia.
tristezza...

a presto, GB

Marcello Spirandelli ha detto...

Sono contento di conoscere un giovane idealista che rincorre ancora con coerenza delle convinzioni. Sono contento di conoscere un giovane realista che sa dare un senso alla parola sacrificio dando seguito ad un progetto. "L'unico valore che riconosco è quello delle idee che diventano azioni". Ti auguro di poter traslare completamente questa massima nella tua vita.
A volte mi piace essere un po' poetico anche se non mi chiamo Sandro Bondi. Spero non ti dispiaccia.

Marcello Spirandelli ha detto...

Sono contento di conoscere un giovane idealista che rincorre ancora con coerenza delle convinzioni. Sono contento di conoscere un giovane realista che sa dare un senso alla parola sacrificio dando seguito ad un progetto. "L'unico valore che riconosco è quello delle idee che diventano azioni". Ti auguro di poter traslare completamente questa massima nella tua vita.
A volte mi piace essere un po' poetico anche se non mi chiamo Sandro Bondi. Spero non ti dispiaccia.

Anonimo ha detto...

assolutamente no!
mille grazie per la tua risposta e spero di continuare a suscitare più che posso e riesco, dibattiti e riflessioni.
grazie anche per i complimenti; magari un giorno ci si incontrerà per mettere sù qualcosa di importante per il nostro Paese.
sarebbe qualcosa di grandioso.

a presto, quindi!
un salutone, GB
http://lostonato.ilcannocchiale.it/

Marcello Spirandelli ha detto...

Se continuiamo a dialogare a e se riusciamo a trovare il modo di impegnarci in un progetto comune sono convinto che non sarà difficile arrivarci