venerdì 11 gennaio 2008

Veltroni ed il funerale delle riforme

Il Corriere.it alle ore 15.37 mette come prima notizia quanto segue. "Il rinnovamento della legge elettorale dovrà avvenire in un clima nuovo a favore di una «democrazia dell'alternanza». Per il segretario nazionale del Pd, Walter Veltroni, il nuovo sistema elettorale sarà «probabilmente di transizione, di passaggio verso un assetto compiuto». Intervenendo davanti a una platea di oltre 300 militanti modenesi del Pd, Veltroni ribadisce le condizioni per arrivare presto ad un rinnovo del «porcellum»".
Ma stiamo scherzando? Tutto sto casino per un sistema di transizione? Un sistema di transizione per cosa, poi? Per arrivare alla democrazia dell'alternanza? Sono 15 anni che Berlusconi si alterna a Prodi! Diciamoci la verità... questo è un messaggio in codice per dire che la legge che si vuole votare è d'emergenza. Non vi spaventate, neppure questa sarà quella definitiva. Non ci saranno innovazioni di rilievo: un modo per traghettarci al di là delle acque tempestose del referendum. Poi si potrà ricomincare col grande sonno.

Per approfondire:
articolo Corriere.it

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Caro Aetius,
ho letto il tuo articolo sulla possibile riforma elettorale. In merito non mi esprimo: discorso troppo lungo e complesso, ma che soprattutto non mi trova in sintonia con alcuna delle posizioni avanzate dai due schieramenti. Parimenti ho visionato l'obbrobrio appropinatoci dal Corriere della Sera (cui vorrei scrivere nella più totale franchezza, nonostante sia conscia dell'inutilità di tale gesto). Vorrei infatti capire il senso dell'articolo proposto da Stella, che pecca nello stile, come nei contenuti (di cui anzi mi pare completamente privo). Lo stesso Corriere mi dovrebbe spiegare da quando in qua è consentito il vituperio di una città (la terza d'Italia) e parimenti di un'intera cittadinanza, all'insegna del più becero provincialismo da milanesotto medio dalla scarsa cultura storica, politica, letteraria. Ma questo è il meno. Visto che quello di Stella non è certamente definibile come articolo d'opinione (si noti l'uso di una continua quanto priva di fonti citazione a frasi, azioni, pensieri altrui piuttosto che propri), nè tantomeno può inserirsi nella cronaca (de facto non ci racconta nulla), vorrei comprenderne la ragion d'essere da un punto di vista strettamente giornalistico, a mero scopo didattico.
Una vergogna anche questa riscontrabile nel solo nostro Paese. Io, come molti, sono stanca di essere presa per i fondelli da questa massa di pastori, buoni solo a comandar sulle pecore, di ignorantoni retribuiti per la loro idiozia, di oche starnazzanti che si ingrassano vendendosi al miglior offerente. Altro di intelligente da aggiungere, non ne ho al momento. Rifletto su quando sia più opportuno preparar valigie. Le loro, s'intende...

Saluti.

Marcello Spirandelli ha detto...

Cara Vittoria, ti ringrazio per il commento e per aver avuto la pazienza di seguire il filo logico. Anzitutto complimenti per il nome che da conservatore quale sono non posso fare a meno di aprrezzare.
Solo un appunto vorrei farti: tu sei senza dubbio una scrittrice di talento. Anzi, credo che sarà per me un piacere seguirti. Tuttavia vorrei suggerirti di non giudicare lo stile degli altri. Per quanto tu possa essere brava, troverai sempre qualcuno che -misteriosamente- è più apprezzato di te.
Abbiamo più o meno la stessa età. Proprio per questo forse non siamo noi i più titolati a giudicare come scrive un editorialsta del Corriere.
Se la pensi in modo diverso, pronto al confronto. Ciao