Sostiene Lijphart
Arend Lijphart (la pronuncia è “Laipart” se non prendo una cantonata) è un politologo olandese. Egli è il maggior teorico di quelle che ha ribattezzato “democrazie consensuali”. Senza annoiarvi con una spiegazione tecnica potremmo definire la democrazia consensuale come una democrazia in cui il consenso al Governo, ossia la maggioranza, è il più vasto possibile. Il sistema elettorale di riferimento è quello proporzionale. Perché Lijphart sostiene questo tipo di democrazia? Beh è semplice: se una decisione all’unanimità è la più democratica possibile, una decisione che si avvicini il più possibile all’unanimità è decisamente migliore rispetto ad un’altra presa con la fatidica “metà più uno”. Al diavolo dunque il sistema maggioritario!
Guardiamoci un momento attorno: Berlusconi da un’ottica di tipo bipolare si sta convertendo al proporzionale. Perché? Beh, a mio parere ha fatto due calcoli: piuttosto che giocare in una delle due squadre che oggi si fronteggiano è molto meglio fare l’arbitro. Mettendosi al centro del sistema politico può proporsi come interlocutore sia a destra come a sinistra. E se –come probabilmente sarà- né alla sua destra né alla sua sinistra nessuno riuscirà ad acquisire la maggioranza, egli diventerà il leggendario ago. Un ago su cui sono seduti sia Fini sia Casini e che Veltroni ora solletica per saggiarne la resistenza.
Il leader di An il dolore lo sente forte: pensava di essere il cavallo di razza del Cavaliere. Ora è poco più che un ronzino da macello. Finita la giostra è ora sotto la mannaia: Storace è il primo pezzo e ne seguiranno presto altri. Ieri dopo la convocazione dell’Ufficio Politico del Partito non è riuscito a uscirsene con niente di meglio che un augurio di buon lavoro a Berlusconi. La botta probabilmente è stata peggiore di quanto chiunque si aspettasse. Scippato dell’idea e della prospettiva di entrare nel Partito dei Moderati, impossibilitato a genuflettersi di fronte alla primizia di Berlusconi, Fini è rimasto con le pive nel sacco. E quanto sarà pesante il fardello comincerà a scoprirlo alle prossime elezioni amministrative: con i sondaggi che danno il P(p?)l al 35-40%, l’assassinio politico del Presidentissimo della Fiamma grida già vendetta al cospetto di Dio. Soluzioni? Reinterpretare la linea politica per Alleanza Nazionale è qualcosa in più di un imperativo categorico. Vuoi che passi la riforma proporzionale, vuoi che si giunga al referendum, se il Partito di Fini non riesce a compattare il proprio elettorato riscoprendo la sua vera (o nuova) identità, il ritorno ai tempi del 5% dell’Msi è già scritto.
Casini dal canto suo è silenzioso. Mentre Cesa si è affrettato a negare la possibilità di un coinvolgimento dell’Udc nel progetto di Berlusconi, il genero Caltagirone comincia a sentire puzza di bruciato. E non ha tutti i torti: ha la casa che va a fuoco. Un certo Giovanardi non riesce a nascondere dietro di sé la tanica di benzina, mentre D’Onofrio cerca di nascondere i fulminanti. Se si consuma la scissione il Partito rischia di divenire un esserino lillipuziano che rischierebbe di non riuscire a saltare l’ostacolo della soglia di sbarramento che il tandem Berlusconi-Veltroni gli porrebbero davanti. E’ vero che i dc riescono a riciclarsi sempre ma stavolta il Cavaliere ha dimostrato che Palazzo Graziali non è poi così distante da Piazza del Gesù.
E Veltroni? Guarda ma anche agisce. Aspetta ma anche sollecita. Una persona come lui aperta al dialogo certo non poteva sperare in nulla di meglio: convertire Berlusconi. Ma anche no. Perché in fin dei conti quatto quatto l’ago della bilancia spera di farlo lui. Miracoli della democrazia consociativa.
martedì 20 novembre 2007
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2 commenti:
E' vero, lo scacchiere ha le pedine confuse.. A mio avviso è materia d'oggetto per l'anti-politica e per qualche facile uomo di satira di sinistra che al giorno d'oggi saturano la tv nazionale, specialmente la terza rete Rai.
Ma il vero paradosso è vedere che il garbuglio è formato da fazioni che ogniuna declama la sua politica come la vincente, dove tutte hanno risposte azzeccate (come direbbe Di Petro) per tutto, quando invece si vedono smottamenti sia nella maggioranza, dove a causa del pacchetto sicurezza la sinistra per mantenere la posizione assisa diventa sempre più rossa (fosse un rosso Ferrari almeno!), sia nell'attuale minoranza (perchè chiamarla opposizione se tutta Italia è in opposizione a Prodi? E' lui l'opposizione di se stesso, si gira dall'altro lato del tavolo e fa opposizione..), dove perfino Berlusconi e Fini sono stati immortalati in fotografia che fissavano uno lo sguardo lontano dall'altro..
Proprio parlando di Fini, e proprio in virtù del pacchetto sicurezza, lui stesso si è auto-colpevolizzato di essere stato "bonario" nel non prevedere le modifiche che invece ultimamente ha ritenuto opportuno proporre. Finalmente un uomo con i piedi per terra, perchè a vedere gli altri suoi colleghi sembra di vedere pubblicitari: certi e integerrimi nella riuscita del proprio lavoro. E allora i rotoli perchè continuano a perdere carta su carta??!? D'altronde se tanto si parla di difficoltà del rinpatrio di rom e affini, visto che l'Europa sta fagocitando sempre più spazio, bisogna anche mettere in evidenza che ciò può essere una buona opportunità nel depurare lo stivale proprio perchè alcune nazioni extracomunitarie non accettano i propri "figli" al rientro mentre i membri dell'Europa politica sono tenuti a farlo.
Lo scacchiere parrebbe meno caotico.
Ma non è così. Ci sarà qualcuno che mi darà bastonate su quanto dirò, ma io la penso veramente così: non è e non va bene che appaia agli occhi degli italiani un simile smembrato puzzle proprio perchè è il popolino che elegge.. e non capendoci nulla, perchè la stragrande maggioranza dei cittadini non mastica politica dall'ora della sveglia all'ora della buonanotte (me per primo: alzo le mani!) vota dalla parte del più cretino demagogista e populista che ha in bocca farsi del tipo "alla fine il popolo paga" che vede apparire in tv. Per questo che hanno vinto i coalizzati ai comunisti. Ma si può ancora mai parlare di comunisti Santo Cielo!??! E quell'altro addirittura che vuole portare la salma di Lenin!! Quasi il 60% dei moscoviti se ne vuole disfare e Diliberto ce la porta da noi!! Magari venendo da est lungo il tragitto passeranno per quelle ancora poco note zone delle foibe.. chissà se in quel caso un ritorno di sana coscienza l'avrebbe.
Questo è l'errore del popolo, avere bisogno di un leader che come da padre lo guida. Mao la pensava così.. Bene o male anche Mussolini e Hitler. E poi se si vivesse in totale par condicio se c'è un (anche di più) partito comunista, ce ne dovrebbero essere fascisti! No! Perchè partiti che portano quel nome non si possono fare! Bene, dico io, sono iper-d'accordo. Ma perchè partiti di estrema sinistra che portano un nome macchiato col sangue (ecco perchè e rossa la bandiera!!) posso stare!!
Si impegnano contro il precariato? Gli fa onore! Si impegnano a favoro dell'operaio e del lavoro dipendente? Gli fa onore!! Ma gli fa disonore il fatto che non operi pragmaticamente sul territorio!! E' come se io mi pubblicizzo davanti gli amici della mia contrarietà al balenicidio, raccolgo un pugno di applausi, e finisce li. Un appello a tutti i comunisti: siete per il popolo?? Bene, questo vi fa onore: anzichè di lamentarvi per questo o quel motivo, mettete su imprese e gestitele secondo la vostra politica anti-precariato. Non combattete sempre verso le alte sfere: diventate voi alte sfere e promuovete la pace e la fratellanza di cui tanto vi fregiate.
Altrimenti se volete rimanere a lamentarvi sarete un pericolo quando andrete a votare..
D'altronde ci sono persone che non si interessano neanche ma votano in virtù di consigli espressi da gente "di fiducia", o peggio, che si lasciano ingannare da slogan e pubblicità..o chi è amante del suo cane vota i Verdi perchè anche loro sono amanti degli animali. Baahhhh...
Ecco perchè il voto espresso dal popolo è la più grande manifestazione di anti-democrazia: il mio voto vale tanto quanto quello di chi ne sa di più di me in materia e di quello che non sa se il fascismo sia di destra o sinistra. E' come voler dire, quando si ritoccava S. Pietro, che ogniuno potesse dare il suo apporto, sia chi sapesse tenere in mano il pennello, sia chi non sapesse neanche cosa fosse un penello.
Perdonate, sono, pronto a qualsiasi forma aperta di dialogo civile.
Ringrazio il lettore.
A presto.
Caro bemypimp, ho letto con interesse le tue riflessioni e mi sembra che tu metta un po' troppa carne al fuoco. Certo è vero, c'è una distinzione molto grande tra destra e sinistra e nonostante loro pretendano una pimazia di tipo etico, qualche peccatuccio, come ricordavi ce l'hanno anche loro. Il punto però è che, secondo me, se leggo bene il momento politico, destra e sinistra esisteranno ancora per poco. A meno che tu non ti riferisca all'estrema sinistra: quella esisterà sempre e sarà sempre ottusa, almeno per come la vediamo noi. Ma Berlusconi e Veltroni già si parleranno la prossima settimana. E un accordo, vedrai, lo troveranno. Dovremo presto disabituarci a parlare di destra e sinistra. E se tutto questo casino fa il gioco dell'antipolitica, beh, da domani non sarà più così semplice dire "destra e sinistra fanno schifo". Bisognerà dire "destra, sinistra, centrodestra e centrosinistra fanno schifo". Ed è difficile che su 4 nessuno ne dica una buona.
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