venerdì 11 gennaio 2008

Referendum peggio della Acerbo

Vogliate confrontare il mio articolo del 26 novembre 2007 con il seguente. Loro se ne accorgono solo ora?!?!?!?!?!?

LEGGE ELETTORALE. LO SPAURACCHIO DELLA ACERBO, ECCO CHE PREVEDEVA

(DIRE) Roma, 11 gen. - Il referendum peggio della legge Acerbo? Nel dibattito politico sulla nuova legge elettorale irrompe il fantasma della riforma che Mussolini impose nel 1923, con i 'piccoli' dell'Unione e la sinistra radicale che l'agitano con tono quasi scaramantico in attesa del verdetto della Consulta sui quesiti. Ma che prevedeva quella che e' considerata la madre di tutte le peggiori leggi elettorali? In realta' un meccanismo molto semplice, attraverso l'adozione del sistema maggioritario all'interno di un collegio unico nazionale: alla lista che ottiene piu' del 25% dei voti andranno i due terzi dei seggi (356); alle liste di minoranza i restanti (179), distribuiti su base proporzionale. E in caso di lista vincente che e' una federazione di partiti, un ingente premio di maggioranza va al movimento che ha preso piu' voti nella coalizione.
La legge Acerbo (il nome e' del sottosegretario Giacomo Acerbo, che ne fu l'estensore materiale) fu approvata alla Camera il 21 luglio 1923, con 223 si' e 123 no. A favore (naturalmente) il Pnf, ma anche buona parte del Ppi (Alcide De Gasperi in testa) e il Pli; contrari il Pci e il Psi. Il via libera dal Senato -con 165 si' e 41 no- venne il 18 novembre 1923. Quale l'esito del voto con il nuovo sistema? Il listone Mussolini elesse 375 deputati prendendo il 64,9% dei voti, le forze di centro e sinistra ottennero solo 161 seggi. E cio', nonostante al nord fossero maggioranza con 1.317.117 voti mentre i fascisti ne avevano 1.194.829.

2 commenti:

Emanuel ha detto...

Beh, non esageriamo. Gli effetti del referendum in caso di vittoria del sì sarebbero ben diversi. Infatti, si prevede che la lista di maggioranza relativa si accapparri il 54% dei seggi. Molto dipende dal comportamento dei partiti maggiori, perchè il premio di maggioranza incentiva i listoni che raccolgono da un estremo all'altro.
Il sistema referednum potrebbe non essere male, a patto di imporre la coincidenza tra liste elettorali e gruppi parlamentari (è sufficiente una modifica dei Regolamenti delle Camere).
A rileggerci
Emanuel

Marcello Spirandelli ha detto...

Sono d'accordo con te. Gli effetti sarebbero diversi. Tuttavia è una legge fatta male, che crea dei maxi aggregati dominati da un leader che dovrà fare del populismo la sua arma migliore. Inoltre, senza la riforma dei regolamenti parlamentari, nulla impedirà che il giorno dopo i listoni si dividano in Parlamento. Infine restano le liste bloccate. Io sono di An ma, con quel poco di conoscenze a livello politologico che posso vantare, continuo a ripetere che sta legge è una ciofeca immane