giovedì 13 dicembre 2007

I manager di Stato cadono sempre in piedi

E' stupefacente l'arroganza con cui si continua in modo imperterrito a favorire l'abuso del privilegio che destina ai manager di stato stipendi d'oro. Il doppio del primo presidente della Corte di Cassazione. 548 mila euro all'anno di tetto massimo per personaggi che appaiono drammaticamente sempre gli stessi e che si turnano tra le più prestigiose poltrone d'Italia. Lasciando voragini di debiti.
I precari, i lavoratori dipendenti, gli autonomi che non evadono versano il loro obolo per foraggiare questo circo di illuminati che, spalleggiati da alcuni compari alla Camera, si erano indiganti alla proposta di abbassare il tetto a poco più di 200 mila euro. Io chiedo sommessamente: perchè invece di dare un fisso a questi signori non si vincolano le loro prebende agli utili delle società che gestiscono?





2 commenti:

Anonimo ha detto...

caro Aetius,
i "boiardi" di stato sono un male di stato della nostra repubblica.
è vero, fa schifo tutto questo.

e purtroppo, non conosco rimedio.

ma, se cadono smepre in piedi:
1) scavargli un pò di terra sotto in modo che ci sbattano il sederino
2) evitare che qualche compare alla Camera lo aiuti
3) iniziare a chiedere conto di tutto questo non più sommessamente

rimedi un pò dozzinali? populistici?

se qualcuno inizierà a non cadere in piedi, forse ci avviciniamo.

ps: di Matteo Sanna,non so. come sinceramente della zona di Olbia. però chiederò e ti farò sapere.
sei alla camera anche tu? :-)
giuro che ho tirato a indovinare! perchè chi conosco è tuo collega! :-)

...e ora, non sai quant'è la voglia di sapere chi si cela dietro Aetius...
se indovino, la pizza e birra sono sempre valide? :-)
magari quando -spero presto- di vederci a Roma anche con i conterranei!

e se si può, anche con la Meloni!
:-) :-) :-)

ricambio l'abbraccio con affetto e ci si sente presto!
:-)
lostonato@hotmail.it

Marcello Spirandelli ha detto...

Io sono sempre più convinto che servirebbe.... -una bella dittatura!- dirai. No. Quasi. Un bel bipartitismo tra Veltroni e Berlusconi. Eterni, inamovibili. Facessero pure le loro politiche. Mangino ai 4 palmenti. Ma siano in pochi a mangiare.
Dal punto di vista valoriale io sono convinto che mi schiferei e mi dedicherei ad altro tralasciando la politica. Ma almeno avremmo stabilità e dei responsabili chiari. Il sistema che c'è ora è come un'Idra. E anche Fini è una delle tante teste. E' colpa sempre di qualcun altro. Potrei farti qualsiasi esempio. Prendiamo il discorso dei tir: chi è il responsabile? Uggè! Ma Uggè dice che non ha deciso nulla. Sono stati Cna e Confartigianato. Ma poverini! Era un mese che scongiuravano il governo! Allora è stato Bianchi. no, perchè aveva fatto la cabina di regia ma mancava sempre prodi e i sindacati non volevano stringere accordi con uno che non conta nulla. Allora è colpa di Prodi. E Prodi dice: io ci ho provato, ma non potevo fare accordi con chi ha bloccato un Paese perchè se no diamo la scusa a chi vuole protestare di farlo in modo violento. Di chi è la colpa? Di Uggè.
Puoi fare lo stesso ragionamento per qualsiasi questione italiana.
Anzi visto che fin qui mi è uscito bene lo pubblico pure come post mi sa, se no qui lo vediamo solo io e te.
Venendo alla parte personale... ho quasi paura di sapere chi pensi che io sia. Mi sembro Gesù: chi dite che io sia? Se da una parte vorrei proprio sapere di chi potrei dare l'idea, dall'altra ho la convinzione che tu stia pensando a qualcuno un po' troppo in alto. Guarda che poi rimani deluso. Io sono veramente l'ultimo della fila. E ti dirò: ci sto benissimo. E così sto benissimo pure nell'anonimato. Sai... per esempio conosco abbastanza bene Murgia, ma non è che ci esca insieme a cena ogni sera. E certo non posso convocare la Meloni, anche se so che è una brava ragazza e non se la tirerebbe. Non vorrei che tu vada a pensare che io sia Marco Martinelli o Donato Lamorte e poi ci rimani male.