mercoledì 28 novembre 2007
Qualcosa di destra
Ve lo devo confessare: guardando la puntata di Ballarò di ieri sera, mi veniva naturale per disperazione stare a certi tratti (a certi tratti, badate bene) dalla parte di Diliberto. E' mai possibile - mi chiedo - che si continui a ripetere ossessivamente, almeno da parte dell'opposizione, che in questo Paese l'unico problema è la tassazione elevata e l'instabilità di Governo? Io non amo Prodi e non sono un patito delle tasse. Tuttavia credo che il problema in Italia si chiami in un modo solo: assenza di responsabilità. Se ognuno pagasse le tasse, se ciascuno evitasse di giustificarsi continuamente per i propri peccatucci piangendosi addosso, se un comandante dei vigili urbani che utilizza un permesso per disabili accettasse la sanzione che gli viene comminata invece di far ricorso, l'Italia sarebbe più equa, più vivibile e, forse, più ricca. La solita ruffianeria verso l'idolo Sarkozy? Sì ma non solo. Al di là della tirata moralista, che facilmente potrebbe cadere nella demagogia, c'è anche una constatazione. Nonostante ogni tanto Gianfranco Fini faccia qualche incursione sul tema, è evidente che nessuna proposta realmente innovativa dà seguito alle sue parole gridate dal solito pulpito. Perchè? Forse bisognerebbe riconoscere che per troppi anni la destra italiana è rimasta appiattita su un'ideologia di tipo liberal-liberista mutuata da Berlusconi, mentre il male era identificato facilmente ed esclusivamente nel "nemico oggettivo" comunista. Ciò che è riuscito a sopravvivere dalla mattanza nei porti franchi della destra identitaria e nelle sezioni storiche è qualcosa che assomiglia di più ad una serie confusa di riti nostalgici piuttosto che a qualcosa che faccia da testa di ponte verso le altre destre moderne europee. Se An riuscisse a trasformarsi in un partito che andasse a colmare lo spazio nazional-conservatore (e nessuno se la prenda per quel "nazional") forse riuscirebbe a divenire un soggetto serio ma con un bacino elettorale definito e non conflittuale con quello del Pdl. Riuscirebbe, in definitiva, a non venire spazzata via. Ho sentito dati inquietanti: Alleanza Nazionale sarebbe scesa al 9%. Non riesco a stupirmi di queste cifre e secondo me sono ancora passibili di pesanti cali. La via è quella di comprendere che una risposta al vuoto populismo plasticheggiante di Berlusconi c'è ma che non può avere come presupposto il solito "armatevi e partite".
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