Il nemico alle porte
Ricordate Stalingrado? Come non potreste... Alleanza Nazionale sta vivendo qualcosa del genere. L'impressione è che le difese debbano reggere, a tutti i costi. Il capo in tv da il meglio di sè ma sono le retrovie che devono rimanere in linea. Nessun ventre molle è ammesso. I colonnelli hanno rinnovato il giuramento di fedeltà. Le bandiere garriscono al vento. Ora tocca a Berlusconi muovere. Io mi aggiro tra le linee facendo un po' il soldato un po' il cronista di guerra. Non posso evitare di confessarvelo: adoro questi momenti di tensione. Durkheim è considerato il padre della sociologia perchè studiò i suicidi in guerra e scoprì che erano pochissimi. Perchè? Beh, per il senso di solidarietà che s'innesca tra commilitoni (non m'azzardo ad usare la parola camerati). Ho sentito dei ragazzi di Azione Giovani. Sarà per lo spirito dannunziano, per l'amore della battaglia, per la vocazione alla bella morte: stavamo bene. Non tutti tra loro la pensano alla stesso modo. Ho sentito pure dire da qualcuno che Berlusconi ha ragione. Eppure sono tutti lì, in linea. Non è ammirevole? Forse stupido, ma ammirevole. Anzi vi dirò di più. Molti attendevano questo momento. Il tempo delle scelte: la capacità della destra di vivere per il giorno del giudizio. Azione Giovani è compatta, Alleanza Nazionale è compatta. Allora ho capito: An sopravviverà. Sopravviverà a Berlusconi, sopravviverà al proporzionale. Sarà per quell'ideale vetusto chiamato onore che sembra esistere ormai solo in film come 300. Sarà per una fedeltà incrollabile, testarda, idiota. Se deciderà di sciogliersi sarà per la scelta del suo Presidente. Nessuno deciderà al posto suo. E perdonatemi se oggi sembro un po' nostalgico pure io.
mercoledì 21 novembre 2007
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