martedì 27 novembre 2007

Capitani coraggiosi

Molti giornali e riviste patinate sono soliti fare una sorta di "pagella", mostrare chi è in ascesa o in discesa in un determinato momento politico o segnalare un personaggio del giorno. Anche se non amo questo genere di classifiche dato che spesso sono proprio le eminenze grigie le vere entità detentrici del potere, se dovessi segnalare uno dei protagonisti dell'attuale fase storica di An, indicherei certamente Italo Bocchino. Mentre Adolfo Urso sta calando precipitosamente, dopo le sue avventate aperture a Berlusconi (ma penso che non sarà una lunga caduta dati i legami instaurati col Presidentissimo tramite la Fondazione Farefuturo), Bocchino è un capitano coraggioso che, sorpassando sulla destra i colonnelli, cerca di ritagliarsi il ruolo di attendente di Gianfranco Fini. Che l'uomo sia dotato di una certa audacia è intuibile - al di fuori di ogni ipocrisia - dal fatto che sia riuscito a sopravvivere per ben 40 anni senza cambiare il cognome che si ritrova. Ma una certa sicurezza di sè l'esponente di An la deve aver dimostrata anche con il gentil sesso dato che parte della sua fortuna e notorietà la deve certamente alla moglie Gabriella Buontempo, figlia del cavalier Eugenio, noto e ricchissimo imprenditore napoletano. La signora Buontempo possiede inoltre lei stessa una società, la Goodtime Enterprise. Tanto per capirci è quella che ha venduto alla Rai la serie "La stagione dei delitti" che anch'io, analfabeta del tubo catodico, ho sentito nominare. Si dice anche che Bocchino debba la sua attuale fortuna pure ad un'altra donna, anch'ella campana ed esponente "alta" di Forza Italia; ma sulla vita privata preferiamo non speculare.
L'on. campano, tuttavia, non nasce dal nulla: è giornalista professionista, editore de l'Indipendente, deputato dal 1996 e candidato nel 2005 alla presidenza della Regione Campania per l'attuale ectoplasma. Capogruppo in Commissione Affari costituzionali, maneggia le materie che sono il cavallo di battaglia di An: sicurezza, immigrazione e riforme. Certo è uno dei più attivi personaggi del Partito. Segnalo una sua iniziativa editoriale recente e veramente ben fatta: Con (che sta per conservatori). La grandezza del personaggio, a mio modo di vedere, sta nel riuscire ad essere uomo d'iniziativa senza però porsi in concorrenza con il Presidentissimo, nel saper ben manovrare (in un modo non sempre chiarissimo) sia in ambito politico che economico e nell'essere dotato di energia e gioventù. La lezione di Pinuccio Tatarella, che rivendica orgogliosamente come suo maestro, trova effettivamente un seguito. Non per niente ieri Bocchino era tra i due che accompagnavano Fini all'incontro con Veltroni. Forse lui sa che la legge elettorale così com'è per An proprio non va. Ma scontentare il Presidente è uno sport che in An è meglio non praticare se si difetta di paracadute. Urso docet.

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